Mastica bene e mangia piano

Ci viene detto fin da piccoli: masticare è importante!

Vi siete mai chiesti perché sia così fondamentale…?

Inghiottire bocconi non ben masticati implica un lavoro maggiore per lo stomaco, comportando una digestione più impegnativa e -alla lunga- anche problemi di acidità gastrica.
Come ci ricordano i latini, “prima digestio fit in ore” (la prima digestione avviene in bocca): la saliva, infatti, contiene la ptialina, un enzima digestivo che permette di scindere gli amidi (carboidrati complessi) in unità più semplici, che verranno poi elaborate e assorbite a livello intestinale.

Oltre a questo beneficio, che bene o male tutti noi conosciamo, una buona masticazione presenta anche un ulteriore vantaggio, prezioso per fosse a dieta.
Masticare bene e soprattutto lentamente permette di sentirci sazi prima: è stato dimostrato che una masticazione lenta permette di rilasciare le cosiddette sostanze anoressigene (ossia, anti-fame) più velocemente rispetto a una masticazione lenta. Tali sostanze sono unità di aminoacidi secreti dal tratto gastrointestinale, che sono implicati nei meccanismi che riducono l’appetito. E’ per questo motivo che chi mangia più lentamente mangia anche meno: si sazia con quantità di cibo inferiori rispetto a chi mangia di più.

Masticare molto fa bene alla memoria

La masticazione attiverebbe circuiti neuronali collegati alla memoria o potrebbe aumentare il flusso del sangue al cervello

 

Sembrerà curioso, ma ultimamente la chewing gum è stata oggetto di diversi lavori scientifici. La rivista scientifica “Appetite” ha dedicato ampio spazio a studi sull’influenza della gomma da masticare sui processi cognitivi e, in particolare, sulla memoria. Un’idea nata da quando, in uno studio condotto all’Università inglese di Northumbria, tre gruppi di persone, di cui uno masticava la cicca, l’altro mimava la masticazione e il terzo stava tranquillamente seduto, sono stati sottoposti a test cognitivi: il primo gruppo ha ottenuto punteggi significativamente più elevati nei test di memoria, sia a breve sia a lungo termine. Nei “masticatori” anche la frequenza cardiaca è risultata significativamente aumentata.

Secondo una delle ipotesi, la masticazione attiverebbe circuiti neuronali collegati alla memoria o potrebbe aumentare il flusso ematico nel cervello, portando più ossigeno e nutrienti.

La masticazione è correlata anche alle funzioni cognitive.

Certamente ed in particolare modo nell’anziano. E’ stato infatti dimostrato che una dieta liquida causa deficit di memoria e di apprendimento, probabilmente dovuti a cambiamenti patologici nell’ippocampo, ossia quella parte del nostro cervello deputata alla memoria a lungo termine.

Viceversa, un’alimentazione ricca di cibi che vanno ben triturati e masticati è di sostegno all’ippocampo.
Se pensiamo a quello che le mense ospedaliere o le case di riposo propinano di solito ai malati, c’è da porsi qualche interrogativo: semolino, minestrina, purè di patate, mousse di frutta… Compatibilmente alla capacità di masticazione dell’anziano bisognerebbe invece proporre cibi croccanti, e non si parla di crackers e grissini… Verdura in pinzimonio, frutta cruda, alimenti ricchi di fibra che impegni maggiormente la masticazione: ecco che cosa si dovrebbe inserire nella loro (e nostra!) dieta quotidiana!

La correlazione tra masticazione e funzioni cognitive deve interessarci anche in funzione della crescita del nostro bambino. Ovviamente nei primi anni di vita dobbiamo trovare un giusto compromesso con quello che la dentizione del nostro bimbo permette, ma non appena sarà possibile, dovremo cercare di introdurre ai suoi pasti alimenti che debbano essere ben masticati prima di essere inghiottiti.

In questo modo gli facciamo del bene su più fronti:

  • rafforziamo le sue capacità cognitive e di memoria;
  • gli permettiamo di regolare al meglio gli stimoli di fame e sazietà, senza che si abbuffi di alimenti “facili”;
  • gli diamo cibi ricchissimi di nutrienti: infatti, gli alimenti ai quali dover dedicare più tempo per la masticazione sono anche quelli più ricchi di vitamine, minerali, proteine e fibra.

In effetti, ci avete mai pensato? Il junk-food viene inghiottito in due bocconi: merendine sempre più soffici, bibite iper-zuccherate, gelati sofficissimi… Non solo è cibo anti-nutriente ai massimi livelli, ma potrebbe anche danneggiare chi lo mangia frequentemente in modo molto più subdolo e meno reversibile: come abbiamo visto, il “cibo soffice” determina progressivamente una minor stimolazione di centri nervosi fondamentali alla memoria e alle funzioni cognitive.

Prendiamoci il tempo che ci serve per consumare il nostro pasto, e per arricchirlo di alimenti croccanti e ricchi di fibre!

* Vi sazierete prima.
* Mangerete meno (ma avrete cibo più nutriente!).
* Stimolerete il vostro ippocampo a preservare memoria e funzioni cognitive.

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