Perché l’ ASI deve conoscere le leggi biologiche che regolano il funzionamento della vita?

L’A.S.I. non è una teoria, è un modo di vivere in sintonia con le leggi biologiche divine che regolano tutto l’universo.

“Poiché tu stesso producesti i miei reni;
Mi tenesti coperto nel ventre di mia madre.
Ti loderò perché sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa.
Meravigliose sono le tue opere,
Come la mia anima sa molto bene.
Le mie ossa non ti furono occultate
Quando fui fatto nel segreto,
Quando fui tessuto nelle parti più basse della terra.
I tuoi occhi videro perfino il mio embrione,
E nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti,
Riguardo ai giorni quando furono formate
E fra di esse non ce n’era ancora nessuna.”
Salmo 139 13-16

Per comprendere a fondo queste leggi biologiche è fondamentale ritornare alla sintonia della creazione, abbandonando  le credenze e le sovrastrutture che il sistema ha posto nella nostra mente.
In questo processo di conoscenza , corpo, mente e spirito si fondono per divenire uno con la forza primordiale da cui origina ogni cosa.
Per entrare in intimo contatto con i meccanismi biologici è fondamentale conoscere le basi della sistemica, della meccanica quantistica e della geometria dei frattali.
La sistemica è la disciplina che considera i fatti osservati e vissuti in funzione delle relazioni di questi con tutto il resto della realtà e soprattutto tiene in considerazione le possibilità dei diversi scenari.
Tutte queste discipline sono un qualcosa di monco se non sono considerate in una modalità olistica che si apra e le includa tutte senza escluderne nessuna.
Ma non è ancora abbastanza, c’è ancora un livello più ampio che accoglie e contiene ogni cosa come un bimbo nella pancia di una madre amorevole,  rassicurato dalla costante presenza protettiva del padre.
Questo livello di ampiezza indefinibile è costituito dalla Parola Dio coi suoi principi.

“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona.” 2 Tim. 3:16-17

“Poiché tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra istruzione, affinché per mezzo della nostra perseveranza e per mezzo del conforto delle Scritture avessimo speranza.” Ro. 15:4

Così sarà la mia parola che esce dalla mia bocca. Non tornerà a me senza risultati, ma certamente farà ciò di cui mi son dilettato, e avrà sicuro successo in ciò per cui l’ho mandata.” Is .55:11

“Ricordate le prime cose di molto tempo fa, che io sono il Divino e non c’è altro Dio, né alcuno simile a me; Colui che annuncia dal principio il termine, e da molto tempo fa le cose che non sono state fatte; Colui che dice: ‘Il mio proprio consiglio avrà effetto, e farò tutto ciò che è il mio diletto ” Is. 46:9-10

Per comprendere a fondo un fenomeno biologico lo si deve poter  vedere in tutta la sua ampiezza, senza isolarlo o soprattutto evitando di interferire con esso. La capacità dell’osservatore di restare fuori è ciò che determina il successo e l’ampiezza della visione a livelli di manifestazione più ampi del nostro limitato sapere.

Se voglio vedere la pura manifestazione di un evento devo cercare di includermi nel sistema, ma alla stesso tempo escludere la mia mente coi suoi desideri e le sue proiezioni.

In pratica devo fare esperienza diretta.
Galileo affermava che i libri scritti da Dio erano due: le sacre scritture e il libro della natura. È compito dell’uomo leggerli entrambi cercando di viverli con amore, gratitudine , passione e perseveranza.
Gli scienziati hanno studiato la natura al fine di carpirne i segreti col vano tentativo di poterla controllare e sfruttare senza rispetto a proprio beneficio.
Il problema è che la scienza considera errori i fenomeni naturali , biologici che gli sono ancora incomprensibili, ma l’errore più grosso  è il tentativo che fa di correggerli.
Questi ignobili comportamento hanno portato il sistema vicino al collasso. Oggi l’uomo consuma in un anno una volta e mezza ciò che la Terra può produrre nello stesso periodo. Tra non molto ci vorranno due pianeti per mantenerne uno. E questo considerando che la maggior parte dell’Umanità sta morendo di fame, di sete, e tra poco anche per mancanza di ossigeno, in un ambiente che le è divenuto ostile.

Hamer e altri scienziati, prima e dopo di lui, hanno cercato di comprendere la natura ed i suoi fenomeni usando discipline, come la medicina, considerandole  “scienza umana”, un qualcosa di vivo che è in sintonia con l’uomo, dentro il suo ambiente.

Chi sa osservare con amore e distacco i fenomeni del creato, si rende conto che tutto assume un senso compiuto e procede secondo un ordine perfettamente definito. Nulla è dovuto al caso, ma ogni cosa è dovuta ad un progetto di perfetta creazione, dove l’unica presenza stonata sembra essere proprio l’uomo.

In questa ottica, l’A.S.I. sa che lo studio delle leggi  biologiche è un punto fondamentale del percorso che permette di comprendere meglio il disagio e le ragioni della malattia.
Nella malattia Hamer legge la storia del cliente, le sue difficoltà, il suo vissuto doloroso e soprattutto le modalità adattative che gli hanno permesso di sopravvivere fino ad oggi.
La lettura rispettosa e condivisa del vissuto personale e familiare del cliente, in una modalità sistemica, è già terapia, perché permettere a chi vive un disagio di capirne le ragioni, adottando un modo di vivere più congeniale a ciò che si ambisce ottenere.

Tutti i fenomeni hanno il loro perché, la loro ragione di essere, al di là dell’umana e limitata comprensione.
Tutta la medicina dovrebbe aprirsi a questa modalità di lettura più ampia del cliente.

Oggi è possibile ricondurre i processi biologici chiamati malattie dentro l’esperienza della vita, cercando di comprenderne i significati e riconoscendoli come movimenti di guarigione a diversi stadi di maturazione.
Ogni malattia è un atto creativo della natura, una possibilità di tirar fuori l’individuo da una situazione critica in cui ha smarrito il senso di se stesso. È un processo di trasformazione, una catarsi esistenziale che lo apre a nuove, infinite possibilità.

L’A.S.I. deve essere bene preparato e disposto ad accogliere tra i suoi strumenti formativi anche questa disciplina meravigliosa che permette di entrare nelle camere segrete del cliente, troppo spesso anche a lui sconosciute.
La conoscenza delle leggi biologiche offre una modalità alternativa di leggere il vissuto esperienziale del cliente che dà ha un valore inestimabile alla relazione terapeutica.
Io ci metto tutta la mia esperienza e tutto il mio amore per insegnare ciò che ho appreso, ma la volontà ce la dovete mettere voi.

Francesco Sala