Chi soffre di anoressia si muove come se fosse grasso
Il conflitto altera la percezione del corpo

Una percezione alterata del proprio corpo, che finisce per farsi sentire come un “macigno” nei movimenti.

È il “paradosso” di chi soffre di anoressia! Il disturbo dell’alimentazione che porta a una magrezza eccessivo, persino fatale, conduce a sentirsi grassi e pesanti anche mentre si cammina.

Secondo lo studio pubblicato su Plos One dai ricercatori della Utrecht University:

Gli studiosi hanno concepito un esperimento per valutare il grado di questa percezione. Hanno chiesto a due gruppi di persone di entrare attraverso una porta semiaperta. Il gruppo di soggetti senza problemi alimentari cominciava il movimento per oltrepassare la porta quando era solo il 25% più aperta delle spalle.

Chi soffriva di anoressia ruotava il corpo solo quando la porta si era spalancata di almeno il 40% più della larghezza delle spalle. Una dimostrazione che per gli anoressici quello spazio era ancora troppo ristretto rispetto alle proprie forme, che benché smagrite, vengono percepite esageratamente. Uno studio simile è stato condotto dallo University College of London e pubblicato su Pnas.

Il cervello può “vedersi” allo specchio più grasso di due taglie di quanto non sia in realtà.

Sintomi Anoressia: come riconoscerla?
Nelle fasi di esordio sono soprattutto alcuni sintomi di carattere psicologico, tradotti in azioni e stati d’animo peculiari, a far sospettare la malattia:

  • paura morbosa di aumentare di peso;
  • rifiuto ossessivo del cibo o di alcuni tipi di alimenti, come quelli che contengono quantità non trascurabili di grassi o zuccheri;
  • alterata percezione corporea: si tende a vedersi grassi nonostante l’ago della bilancia segnali un peso corporeo normale, inferiore alla norma o decisamente sottopeso; ansia nel vedere il proprio corpo;
  • eccessivo esercizio fisico nel tentativo disperato di bruciare più calorie;
  • iperattività;
  • tendenza a nascondere o a non ammettere di avere un problema con il cibo: si mente sulla quantità di alimenti consumata e si banalizzano o nascondono i sintomi ed i disturbi fisici derivanti dall’anoressia;
  • sensazione di disagio quando ci si trova a mangiare in pubblico o in compagnia di altre persone;
  • abuso di lassativi e diuretici, estratti tiroidei o altri preparati per dimagrire;
  • pratiche inconsulte per consumare più calorie, ad esempio eseguire docce o bagni con acqua fredda, esercizi fisici sfrenati ad orari o in luoghi inusuali, pratica di attività motoria nonostante le precarie condizioni fisiche, consumo di acqua in elevate quantità per stimolare il senso di sazietà;
  • tentativo di sembrare più magra scegliendo abiti neri e tagliandosi i capelli;
  • comportamento compulsivo ritualistico riguardo al cibo (tagliare le pietanze in pezzi piccolissimi e rigirarli nel piatto prima di mangiarli, cucinare piatti elaborati per i familiari senza assaggiare quanto preparato, raccogliere e catalogare le ricette);
  • sintomi depressivi e, in alcuni soggetti, pensieri suicidari.

Un appello ai familiari, importante riconoscere questi segnali e intervenire quanto prima.

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