Per arrivare al successo basta la perseveranza ?

Alex Bellini è stato il primo uomo al mondo a remare dal Mediterraneo all’Atlantico per 226 giorni, percorrendo oltre 11.000 chilometri.
Ha detto: “Remare attraverso un oceano non è di per sé difficile, ciò che è difficile è riuscire a resistere, nel momento delle difficoltà, alla tentazione di mollare.”
La perseveranza è fondamentale, ma serve altro, altrimenti tutti potrebbero raggiungere il successo sperato.

Per quale motivo alcuni realizzano facilmente le proprie aspirazioni, mentre altri lo fanno solo con grosse difficoltà o non ci riescono per niente ?
Se si trattasse solo di una causa di natura fisica, le persone fisicamente più perfette dovrebbero avere più successo delle altre.
Per fortuna non è così. La differenza è soprattutto di tipo mentale, perché è la mente, che essendo la sede dell’intuito e della creatività, fornisce le strategie per affrontare con successo le insidie e gli ostacoli dell’ambiente in cui di volta in volta ci si viene a trovare. Chi si propone di realizzare un qualsiasi progetto e non include il lavoro sulla mente ha solo una scarsa probabilità di poterlo realizzare con successo.
Per raggiungere il successo è necessario conoscere il proprio scopo essenziale nella vita. In funzione di quello ogni individuo può determinare se le scelte e le strategie prese sono in linea con i principi che stanno alla base della propria missione originale.
Tutto quello che si fa in linea con i principi della mission rende felici, il resto rende rabbiosi, tristi, malinconici e col tempo anche depressi e demotivati.
Chi è felice progredisce, mentre chi è triste perde tempo e lo fa perdere anche agli altri.
La nostra felicità libera e attiva il canale della forza vitale che è sostenuto dalla Spiritualità. Tutto ciò che riguarda lo Spirito non è fatto di materia, è pura energia, informazione frequenziale senza tempo. È essenziale e immutabile. L’uomo fisico è materia, e solo grazie alla forza dello Spirito riceve l’energia che lo mette in movimento. Grazie al movimento si sposta, incontra persone, sperimenta cose e fatti, in pratica vive esperienze. In funzione di queste esperienze muta e si modifica nel tempo.
Quanto tempo ha l’uomo per raggiungere il suo obiettivo originale?
Nessuna creazione umana lo sa, ma è certo che ogni individuo ha un tempo utile durante il quale ha la possibilità di cambiare e modificare la propria personalità. Questa consapevolezza determina il tipo di approccio con cui affronta la vita. Chi ne è consapevole e procede nella direzione del proprio obiettivo vitale, è felice e può divenire un uomo di successo, gli altri sono essere inconsapevoli, e spesso negativi, che vivono in balia della sorte.
Ecco perché il primo passo dell’essere consapevole è sforzarsi per conoscere se stesso.
Questo processo avviene obbligatoriamente nel confronto con gli altri che sono disposti a fare da specchio al nostro vivere. In questo specchio vitale si possono vedere, riconoscere e interpretare i messaggi che il proprio organismo cerca di comunicare. Conoscere, vivere, crescere. Ogni uomo cresce, si muove e vive in simbiosi alle esperienze vissute, ma perché alcuni vivono prevalentemente alcuni tipi di esperienze, mentre altri ne vivono altre ?
Irretimenti familiari e Gestalt da completare, guidano e attirano l’individuo nei meandri della propria esistenza. Quando una persona si conosce, può iniziare a cercare la meta originale verso sui andare, la ragione del suo esistere. Conoscere se stessi e la propria missione originale, fornisce all’individuo esperto e consapevole i due punti su cui tracciare la retta che conduce alla meta finale.

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Francesco Sala e il suo staff